Domande frequenti
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Assolutamente sì! In caso di trasferimento in un nuovo comune, dovrà far sapere al vecchio comune che si sposterà altrove. Per la procedura di cancellazione dell’iscrizione dovrà recarsi all’ufficio per il controllo degli abitanti del suo comune. Lo stesso iter andrà poi seguito per iscriversi presso il nuovo comune. Avrà a disposizione 14 giorni di tempo. Si informi presso il comune per sapere quali documenti dovrà presentare all’iscrizione o al momento della sua cancellazione.
Inoltre, anche se si trasferisce all’interno dello stesso comune, dovrà comunicare il nuovo indirizzo all’ufficio per il controllo degli abitanti.
Non è possibile fornire una risposta valida per tutte le situazioni. Al momento della riconsegna dell’appartamento, lo stato del bene viene confrontato con lo stato riportato nel protocollo d’ingresso. Se alcune parti o apparecchi dovessero rivelarsi danneggiati, potrebbero esserle detratti dalla cauzione della pigione i relativi costi per la sostituzione, a patto che si tratti di questioni di manutenzione di base. Inoltre, le verranno addebitati eventuali costi legati al minor valore dell’immobile.
Si procuri un’autorizzazione per i parcheggi pubblici. L’autorizzazione e l’utilizzo di posteggi durante il trasloco possono essere comunicati alla polizia cantonale o cittadina, a seconda della regione. Inoltre, la maggior parte delle ditte di trasloco si occupa di organizzare i parcheggi o di ottenere le autorizzazioni per parcheggiare anche in divieto di sosta.
Fornire alloggio in una casa di proprietà è di solito possibile senza restrizioni. Stanze e appartamenti ammobiliati rappresentano un’ottima soluzione temporanea. Per proprietà non ammobiliate, contatti in anticipo l’ufficio locale della migrazione, che potrà fornirle assistenza anche nella mediazione delle persone in cerca di protezione.
L’accoglienza dei rifugiati è coordinata dalla Confederazione e si svolge in accordo con i cantoni. Perciò la Svizzera dispone di un numero sufficiente di alloggi per rifugiati e persone bisognose di protezione.
Tuttavia, anche i privati possono registrare interi appartamenti o stanze libere presso le autorità come alloggi privati per rifugiati. Se richiederà una compensazione per l’alloggio (agli stessi soggetti bisognosi di protezione, a un’autorità o a un’organizzazione umanitaria), dovrà stipulare un contratto di locazione informale ai sensi dell’art. 262 CO (sublocazione). In questo caso specifico, è necessario redigere un contratto di sublocazione tra le parti (locatario principale, ospite e locatore) che riporti i dettagli sulla durata e sulla compensazione.
Dopo aver chiarito gli elementi essenziali, gli interessati potranno scaricare un formulario disponibile sul sito web dell’Associazione svizzera dell’economia immobiliare (SVIT) per la stipula del contratto di sublocazione. Può scaricare il modulo, compilarlo e inviarcelo. Al resto pensiamo noi.
L’accoglienza dei rifugiati è coordinata dalla Confederazione e si svolge in accordo con i cantoni.
Tuttavia, anche i privati possono registrare interi appartamenti o stanze libere presso le autorità come alloggi privati per rifugiati. Ospitare qualcuno a titolo gratuito nella casa in cui si vive in affitto e per un periodo di tempo limitato è possibile ai sensi dell’art. 305 e segg. CO. Non esiti a contattarci qualora la possibilità di ospitare una rifugiata o un rifugiato si concretizzi.
Inoltre, dopo aver chiarito gli elementi essenziali, gli interessati potranno scaricare un modulo disponibile sul sito web dell’Associazione svizzera dell’economia immobiliare (SVIT) che dovrà essere sottoscritto da locatario e locatore. Può scaricare il modulo, compilarlo e inviarcelo.
Tenga presente che noi, in qualità di gestori, non possiamo disporre dei proventi dei canoni locativi. Tale decisione spetta ai proprietari.
Mettere a disposizione il proprio alloggio privato è in linea di principio un’azione volontaria e quindi non è prevista remunerazione. Per casi specifici e ulteriori informazioni si rivolga all’autorità cantonale.
La misura più importante per evitare i danni dovuti all’umidità consiste nell’aerare regolarmente i locali. Ci sono però anche altri aspetti da considerare, poiché ad esempio il fatto di tenere le finestre sempre aperte a ribalta risulta controproducente. Qui troverà dei consigli su come aerare correttamente i locali.
Durante gli orari d’ufficio, ossia tra le 08:00 e le 12:00 e tra le 13:00 e le 17:00, dovrà contattare il gestore o la gestrice a lei assegnato/a. Al di fuori di tali orari d’ufficio, ci contatti chiamando il numero di emergenza. Le informazioni di contatto sono reperibili nella bacheca all’ingresso dell’immobile.